La realtà virtuale come strumento di modellazione del patrimonio culturale. La fotogrammetria e la Realtà Virtuale come strumento di rappresentazione di un'antica Domus di epoca repubblicana/Virtual Reality as Cultural Heritage Modelling Tool
Ponte n. 2 2019
Autore Luca Gugliermetti – Oliviero Eletti – Walter Dragonetti – Laura Pompei- Franco Gugliermetti
Pagine 8
Prezzo 1,99 €
Con l’evoluzione tecnologica dell’ultimo secolo sono state sviluppate molte applicazioni per la visualizzazione digitale del patrimonio culturale, migliorandone le attività di tutela, e di fruizione. Tutela e fruizione che si mostrano particolarmente complesse per quei siti scarsamente accessibili, danneggiati da terremoti o da conflitti bellici e fuori dai grandi circuiti turistici. L’integrazione dei database appartenenti all’HBIM (Historical Building Information Modelling), con i sistemi di Realtà Virtuale appare come una naturale evoluzione, in grado di rendere fruibili in modo immersivo e immediato, tutti i contenuti informativi raccolti e rendere nuovamente accessibili opere ad oggi interdette per ragioni ambientali. Il presente articolo propone, attraverso l’analisi di un caso studio, una metodologia idonea alla implementazione in realtà virtuale immersiva, fruibile con visori stand-alone, di modelli 3D realizzati mediante tecniche di Structure from Motion (SfM). Il caso studio è rappresentato da un edifico ipogeo di epoca repubblicana, non accessibile al pubblico, conosciuto come “Casa dei Grifi” sito nel Parco Archeologico del Colosseo-Foro romano e Palatino.